Consigli per gli aspiranti notai

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. annamo
     
    .

    User deleted


    Riporto alcune dritte per gli aspiranti notai scritte dall'utente bastian il 16-05-11 alle ore 17:20

    Ciao a tutti!

    Da più parti ho letto, o mi sono state mandate, richieste di dritte per la preparazione degli scritti.
    Ho passato il concorso appena concluso (bando 2008) e vorrei dare il mio piccolo contributo, fermo restando che ognuno deve impostare la sua preparazione con la sua testa e senza aderire ciecamente ai suggerimenti altrui.

    Per prima cosa sfatiamo alcuni miti. NON E' VERO CHE:

    - Lo passano solo i figli dei notai.
    Il figlio di notaio è solo un po' avvantaggiato perchè ha la disponibilità permanente di un genitore che può seguire la sua preparazione pratica e professionale, e perchè - presumibilmente - non avrà problemi ad assentarsi dal lavoro per motivi di studio. Il che non è poco.
    PS: i miei genitori/nonni non sono notai

    - Lo passano solo quelli che hanno seguito le scuole di Napoli/Roma.
    A Roma e Napoli ci sono scuole ben strutturate, che certamente aiutano nella preparazione del concorso scritto. Di certo sono molto più efficaci delle scuole del nord.
    Ma non esistono collegamenti fra queste scuole e la Commissione d'esame.
    PS: io ho frequentato solo la scuola Guasti di Milano; personalmente non mi sento di consigliarla in modo particolare. L'impostazione è troppo teorica. Spesso le lezioni si risolvono in un dibattito acceso fra i (troppo numerosi) docenti, che rischia di confondere gli studenti.

    - Lo passano in pochissimi.
    Se guardate le percentuali di ammessi agli orali, sono vicine al 10%.
    Non è così poco come sembra.
    In certe commissioni per l'esame di avvocato passa una percentuale di poco superiore.

    Detto questo, per quello che la mia esperienza concorsuale mi ha insegnato, vi lascio alcune semplici considerazioni, assolutamente personali, che spero possano servirvi.

    1) Non devi essere un genio per passare.
    Io non lo sono, e non lo sono la più parte delle persone che conosco e che lo hanno passato con me. Devi essere una persona intelligente, studiosa e sveglia.

    2) Se sei un genio, non è detto che passerai.
    L'esito dello scritto dipende largamente da fattori che esulano dalla preparazione/abilità personale: è uscito proprio l'argomento che non hai studiato; quel giorno non stavi bene; per disattenzione non hai allegato un CDU; ti dimentichi di copiare due righe di atto dalla brutta....
    Non sorridete. Nella tre giorni di concorso lo stress e la stanchezza sono tali che le disattenzioni e i piccoli errori sono più comuni di quanto possiate immaginare.
    Conosco bene persone in gambissima che dopo 4, 5, 6 tentativi ancora non hanno superato gli scritti.

    3) La fortuna conta. E tanto.
    Non so darvi una percentuale, ma è davvero significativa. Quale argomento esce, come stai tu in quei tre giorni, se riesci a carpire il suggerimento giusto in aula, quando correggeranno il tuo elaborato....

    4) Capitolo scuola. NON seguite scuole teoriche. Avete certamente la capacità di studiare da soli i testi teorici.
    Se ne avete la possibilità, seguite scuole pratiche, cioè quelle che propongono e risolvono tracce.
    Questo vi serve eccome, perchè la pratica in studio vi prospetterà pochi casi "da concorso".

    5) Fate un po' di pratica.
    Conoscere i meccanismi pratici aiuta, perchè insegna a comprendere molti elementi dell'atto, soprattutto societario e inter vivos. I notai della commissione percepiscono immediatamente se un candidato ha fatto un po' di pratica. Probabilmente voi non ve ne accorgerete, ma il vostro stile redazionale può guadagnare snellezza e precisione.

    6) Non studiate troppo.
    Avete capito bene. Per sostenere l'esame non serve una preparazione pazzesca.
    Di fatto, avete il tempo per studiare decine di migliaia di pagine.
    Ma il problema è ricordarsi tutto in quei tre giorni. E una persona con capacità medie, come il sottoscritto, non puo' ricordare una mole simile.
    Perciò:
    a) studiate in modo calibrato sullo scritto: avrete a disposizione il codice, quindi non è un dramma se non ricordate tutti i casi di indegnità, ma è fondamentale che sappiate le teorie sulla natura giuridica dell'indegnità, perchè questo non è scritto sul codice;
    b) studiate un solo testo per argomento: due testi confondono le idee e non si ricordano
    c) non tentate di ricordare gli autori che sostengono una teoria, non è possibile: ricordate la teoria

    7) Bibliografia: i testi devono essere pochi, completi, semplici e diffusi.
    Posso dirvi cosa ho fatto io, ma qui le scelte vanno maturate personalmente.

    CIVILE GENERALE: Santoro Pass.: Dottrine generali del diritto civile

    OBBLIGAZIONI: Nobili (collana Capozzi), salvo le categorie di obbligazioni (solidali, divisibili ecc. ecc.) che sono fatte troppo in breve, e per le quali suggerirei il Bianca

    CONTRATTO: Diener (collana Capozzi)

    SUCCESSIONI: Capozzi + Ieva + Casi di Capozzi (non tutti, selezionateli)

    ENTI: Loffredo (collana Capozzi)

    D. REALI: il volume della collana Capozzi è fatto molto male. Io ho approfondito singoli argomenti su codici commentati e testi specifici spulciati

    FAMIGLIA: la parte sui regimi patrimoniali, sul conflitto di interessi e su scomparsa, assenza e morte presunta in Auciello (collana Capozzi) + il libretto della stessa collana su Incapaci e Impresa.

    SOCIETA' PERSONE: Capozzi sulle società di persone

    SOCIETA' DI CAPITALI: Dente/Vitobello. Alcuni argomenti andrebbero fatti sui due tomi della collana Capozzi, perchè meglio approfonditi: obbligazioni, operazioni sul capitale, categorie di azioni, trasformazione, fusione e scissione.

    TRASCRIZIONE, PEGNO, IPOTECA, SINGOLI CONTRATTI, ALIMENTI, SEPARAZIONE/DIVORZIO, AZIENDA, IMPRESA: sul manuale di diritto privato del Gazzoni

    URBANISTICA: bastano le norma fondamentali

    ATTO NOTARILE: Santarcangelo

    8) Integrazioni dei testi.
    Accanto ai testi base, selezionate certi argomenti (es: insitore, consorzi, usufrutto successivo, diseredazione, 2645 ter, ecc. ecc.), che ritenete importanti e che i vostri testi non trattano a sufficienza, approfonditeli sui codici commentati o sulle riviste, costruite per ciascuno un sunto, che studierete prima del concorso senza più guardare commenti e articoli.
    Se leggete un articolo interessante, scrivetene un piccolo (breve!) riassunto, che studierete prima del concorso.
    Se vi disperdete troppo, la mole delle cose fatte sarà tale da rendervi impossibile un ripasso pre-concorsuale, con la conseguenza che, ai meri fini dello scritto, sarà come non aver fatto nulla.

    9) Studio per gli scritti.
    Lo studio deve essere organizzato in due fasi.
    Lo studio giorno per giorno, nei ritagli di tempo.
    Quello prima degli scritti, in piena immersione, senza lavoro nè distrazioni. Dovete prendervi minimo 4-6 mesi per il primo concorso. Per i successivi ne bastano 2.
    Lo studio prima del concorso va organizzato in modo da accompagnare la teoria con l'allenamento redazionale (prendetevi mezzora al giorno per scribacchiare clausole; la sera cercate di vedere una traccia, scrivendo solo l'atto e lo schema della soluzione; a questo fine ci sono appositi manuali che propongono tracce suddivise per materia, vedi percorsi Giuffrè).

    10) Scritti
    Non serve il compito perfetto. Anche perchè è impossibile.
    Serve azzeccare una soluzione lineare e coerente, e scrivere un buon atto.
    L'atto è la parte più importante, vale l'80% del risultato.
    Le parti teoriche saranno, ve l'assicuro, per lo più identiche.
    Non c'è il tempo per scrivere romanzi, nè per scendere troppo nel dettaglio. Anche per questo motivo sostengo (utilitaristicamente) che non è necessario uno studio iper capillare.
    Curate l'atto, senza inserire stranezze o clausole di tre pagine.
    Fate una motivazione chiara e sintetica.
    Fate una parte teorica completa. Devono esserci tutti gli argomenti chiesti. Se non sapete, parafrasi del codice. Mai saltare un argomento.
    La brutta, se riuscite, solo per le parti più peculiari dell'atto. Certo non per la motivazione/parte teorica.
    Attenti alla grafia, è fondamentale che sia leggibile.
    Non andate nel panico se non conoscete l'argomento, ragionate sulle norme.
    Siate sicuri di voi stessi, e se sentite altre soluzioni, ponetevi il dubbio ma non pensate automaticamente di avere sbagliato.
    Sceglietevi un compagno di studi fidato con cui scambiare qlc opinione nella "passeggiata" verso la toilette.
    Scegliete una sistemazione tranquilla a Roma (il prima possibile, a date pressochè certe, anche prima della pubblicazione), con qualche collega conosciuto.
    E cercate, almeno la sera, di stare in luoghi non troppo popolati da concorsisti (l'ansia genera ansia..)

    11) Non demoralizzatevi.
    Se non passate, non leggete l'esito dell'esame come una sconfitta.
    Come ho detto, il risultato dipende anche da fattori imponderabili.
    E, per quanto non proibitiva, è comunque un'impresa dura, che richiede tempo e fatica. Mettete pertanto in conto tempo, tentativi, difficoltà.
    Ma stringete i denti e lottate per il vostro obiettivo, senza sentirvi sconfitti.
    I promossi al primo tentativo sono davvero pochi.

    12) Costruitevi un'alternativa.
    Il superamento del concorso non è scontato.
    Pertanto dovete prepararvi un'alternativa professionale.
    Perchè fare gli impiegati di uno studio notarile a vita, dopo tanta preparazione, è davvero mortificante.
    Questo vuol dire che è indispensabile fare e superare l'esame di avvocato (tanto più che le diverse tempistiche vi permettono di disporre dei tempi necessari).
    Ed è necessario, raggiunta una certa età, imparare la professione di avvocato ed esercitarla.
    La vostra preparazione vi permetterà di trovare buoni sbocchi in questo contesto, ma nn aspettate troppo, perchè il mercato del lavoro è spietato.

    13) Non alienatevi.
    A mio parere, il pericolo maggiore per chi si prepara al concorso è quello di farsi completamente assorbire dalle masturbazioni iperteoriche e di perdere il contatto con la vita reale.
    Sia a livello professionale (perdi mezzora a pensare se inserire una certa clausoletta per metterti al riparo da una interpretazione super minoritaria e ti scordi di indicare la somma per cui va iscritta l'ipoteca), sia a livello personale (ti immergi totalmente in uno studio "matto e disperatissimo" rinunciando a vivere).
    Ricordate che l'atto di concorso è un atto che deve funzionare nella vita reale, corretto da persone che lavorano quotidianamente sul campo.
    E ricordate che il concorso non può venire prima degli affetti e della salute, e che non richiede il sacrificio di tutto ciò che non è ad esso strumentale.
    Bisogna imparare a sacrificare il giusto per il proprio obiettivo, ma anche a sapere vivere un'età bellissima, con tutto quello che vi può dare.
    Perchè se arrivate a 30 anni suonati e non sapete più cos'è il mare d'estate, o come si chiama il vostro ultimo/a fidanzato/a, o dovete chiedere a mammà i soldi per andare a mangiare una pizza... beh... forse avete perso un po' troppo..
    Io ci ho messo tutto il mio impegno e la mia volontà per riuscire nell'intento.
    Ho sempre lavorato per mantenere me stesso e i miei studi notarili, stringendo i denti quando si trattava di stare a casa qualche mese per studiare senza stipendio ma, nei limiti del possibile, non ho rinunciato ai miei affetti, amici, interessi, passioni, sport.
    Questo non lo dico per autocelebrarmi, ma per tranquillizzare quelli che, come me, ci provano senza poter contare su sostegni economici o su doti intellettive fuori dalla media.

    14) Datevi un termine.
    Ponetevi un termine, perchè non si può arrivare a 45 anni senza un futuro professionale, ancora attaccati ad internet aspettando le voci su un bando che (forse) verrà..
    Arrivati ad un certo n. di anni, e di tentavi (che, non consegnando, possono dilatarsi alla grande) bisogna avere il fegato di dire "basta, ho fatto quello che ho potuto, devo costruirmi un futuro altrove".

    15) Il forum è uno strumento straordinario di aggiornamento e confronto.
    Ma usatelo per acquisire (e condividere!) informazioni, dati, dubbi.
    Non perdetevi nelle dicerie, paure e allarmi che si moltiplicano con l'avvicinarsi del concorso, alimentati da stress e isteria comprensibili. Sappiate ignorare le consuete voci di annullamenti, complotti, tracce probabili...

    16) Non spaventatevi.
    Nelle scuole, sul forum, al concorso, conoscerete super soloni che vi faranno sentire delle nullità giuridiche. Sentirete dubbi e leggerete discussioni che faranno impallidire la vostra preparazione..
    Io mi sono sentito spesso inadeguato ascoltando dibattiti su sentenze di merito relative ad argomenti a me completamente ignoti... Ho pensato "se devo competere con gente di questo livello non ce la farò mai.." Ma alla fine la mia preparazione "normale" si è rivelata più che sufficiente.
    Cercate di essere tranquilli, freddi, lucidi e semplici.
     
    .
  2. Valerico84
     
    .

    User deleted


    Ciao Bastian
    Grazie delle dritte! Potrei contattarti su posta privata? Sono un neolaureato che ha intrapreso questa strada ed anche un po confuso..help me! ;)
     
    .
  3. feroxe
     
    .

    User deleted


    si, potresti!
     
    .
  4. Alessandropierro
     
    .

    User deleted


    Innanzitutto volevo ringraziarti per aver messo a disposizione e in condivisione quelli che reputo preziosi consiglio... mi sembrano delle riflessioni condivisibili, le tue.... mi sto preparando a questo concorso dopo 12 anni di avvocatura...mi piacerebbe confrontarmi con te per avere delle info sul concorso e se vuoi e puoi dei consiglio sul programma e sulla bibliografia... ti posso contattare via mail?
    Saluti e grazie.
    Anna
     
    .
3 replies since 29/7/2011, 17:54   5467 views
  Share  
.