Assunti dopo 22 anni di precariato

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    Assunti 22 anni dopo avere sostenuto il concorso. E' quello che avverrà tra pochi giorni in tantissimi uffici periferici del ministero dell'Istruzione, in questi giorni alle prese con le immissioni i ruolo degli insegnanti, reclutati per metà dalle graduatorie degli ultimi concorsi a cattedre e per l'altra metà dalle graduatorie dei precari. I "fortunati" che - dopo decenni di precariato o dopo avere "dimenticato" quella selezione di un ventennio prima - fra qualche giorno coroneranno il sogno dell'assunzione a tempo indeterminato, quando si sedettero per sostenere le prove scritte e gli orali del concorso a cattedre nella scuola, erano giovani laureati pieni di speranze e nessuno di loro poteva neppure immaginare come sarebbe andata a finire.

    Ora hanno i capelli bianchi e, se non fosse intervenuta la legge Fornero, sarebbero alle soglie della pensione. Ma, si sa, la realtà supera spesso la fantasia e la scuola non fa di certo eccezione. I giovani aspiranti prof che presentarono domanda per sostenere il concorso bandito con decreto ministeriale del 23 marzo 1990, quando l'Italia era alle prese con l'organizzazione dei mondiali di calcio, progettavano probabilmente di metter su famiglia e di stabilizzarsi in una scuola dove contribuire alla costruzione del futuro dei propri alunni.

    Ma le cose andarono diversamente: complice un meccanismo perverso, rimasero in graduatoria per ben 22 anni. Un vero record, determinato anche dalla complessità della scuola italiana. Ecco perché.

    Nel 1990 vennero banditi i concorsi a cattedre - in ambito provinciale - che dovevano avere cadenza tri/quadriennale. Ma col trascorrere degli anni il precariato della scuola assumeva dimensioni gigantesche e quando venne bandito il successivo concorso - nel 1999 passando a concorsi in ambito regionale - ci si limitò a bandirlo per quelle discipline d'insegnamento non ingolfate. Da allora, non ci furono più concorsi a cattedre e per diverse materie quello del 1990 fu l'ultimo concorso espletato.

    Quello dei reduci del '90, che in questi giorni riceveranno la nomina in ruolo, non è affatto un fenomeno ristretto a poche unità di personale. Sono ancora tantissime le graduatorie dei concorsi di scuola media e superiore, banditi nel 1990, da scorrere. Il provincia di Roma, ad esempio, il provveditorato agli studi (ora Ufficio X, Ambito territoriale per la provincia di Roma) ha appena comunicato che il 30 agosto verranno assegnate 16 le cattedre ai professori di Educazione fisica della scuola media che vinsero il concorso quando internet non era ancora entrato a far parte della vita quotidiana degli italiani e 7 i posti che andranno ai colleghi di Educazione musicale, sempre della scuola media.

    Ai prof di Educazione fisica della scuola superiore andranno invece 9 cattedre: quelle del concorso di Educazione fisica sono graduatorie con ancora tanti aspiranti in attesa. In provincia di Pesaro/Urbino ne verrà nominato uno. Ma non solo. Scorrendo altre graduatorie si scopre che in provincia di Palermo, per esempio, verrà assegnata una cattedra al concorso per la classe A016 (Costruzione, tecnologia delle costruzioni e disegno tecnico) e una alla A057 (Scienza degli alimenti). E in provincia di Genova saranno cinque i posti - uno di A032 (Educazione musicale alla scuola media), uno di Francese e due di Educazione fisica al superiore e uno di A057 - che andranno ai reduci del '90.

    In 22 anni ne succedono di cose: basta guardare i fogli ingialliti delle graduatorie, prodotte con vecchie stampanti ad aghi che adesso fanno parte del vintage dell'informatica. E per loro fortuna la maggior parte dei partecipanti a quei concorsi, nel frattempo, sono riusciti a trovare un'altra sistemazione lavorativa o sono entrati di ruolo, sempre nella scuola, attraverso il precariato. Altri sono invece rimasti precari da qualche altra parte e ancora in fiduciosa attesa. E dopo tanti anni dal concorso, per gli impiegati dei provveditorati che devono convocarli, si presenta un difficoltà in più, perché ai recapiti che i giovani partecipanti dichiararono sulle domande di partecipazione 22 anni fa non sono più reperibili: alcuni hanno cambiato casa e telefono e il cellulare non era diffuso come oggi.

    In molti casi infatti i telegrammi spediti dagli uffici per le convocazioni ritornano indietro con la scritta "sconosciuto" . A Roma, per esempio, qualche giorno fa, il provveditore Giuseppe Minichiello ha comunicato che "i candidati inclusi utilmente nelle graduatorie saranno convocati esclusivamente mediante la pubblicazione di un calendario sul sito istituzionale dell'ufficio". Niente telegramma, insomma. In altre realtà i funzionari si rivolgono alle forze di polizia per rintracciare gli interessati che, in loro assenza, vengono nominati d'ufficio. Ma il problema di comunicare loro la lieta novella viene solo spostato in avanti: se l'interessato non si fa vivo, il posto viene assegnato al collega successivo. Ma occorre avere la certezza che il potenziale prof nominato in prima battuta non sia interessato alla cattedra.
     
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  2. copione
     
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    altre informazioni qui: https://concorsisti.forumfree.it/?t=62922250
     
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1 replies since 27/8/2012, 06:52   23 views
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